4) Usare il linguaggio più corretto
Non esiste una lista precisa di cose che siano “giuste” o “sbagliate”. Quando si tratta di interagire con un’altra persona, in particolar modo un bambino o un adolescente, molte cose dipendono dal contesto e dal carattere di chi abbiamo davanti. Abbandonate frasi perentorie, predicozzi e imperativi: in questo modo si creerà una gerarchia che porterà solo a un inasprimento del rapporto genitore-figlio.
Inoltre, sarà meglio abbandonare del tutto la parola “colpa”, e cercare di capire insieme le cause di un determinato evento, senza per questo colpevolizzare nessuno. Il senso di colpa e l’umiliazione porteranno solo a una scarsa autostima per il bambino.